5X5 Acquerello In Itinere – Quarta tappa – Padova
Verso la fine del nostro per-corso, abbiamo l’ardire (!!!) di trascorrere il quarto incontro all’Orto Botanico di Padova. Dai giardini urbani alla periferia della città al centro storico, in un luogo speciale attraversato da assi che collegano il Prato della Valle a due bellissime basiliche, Santa Giustina e Sant’Antonio. L’Orto Botanico “all’origine di tutti gli orti botanici del mondo” fu istituito nel 1545 per la coltivazione di piante medicinali i così detti “semplici”. Riconosciuto nel 1997 come sito del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, oggi è un luogo suggestivo, ricco, colto, silenzioso e curato così bene da indurre rispetto e ammirazione di chi come noi lo visita e lo frequenta.
La giornata è inaspettatamente fredda e ventosa: per “riscaldarci” e cominciare a prendere confidenza con il luogo, passeggiamo in libertà per annotare a matita immagini, particolari, punti vista su poche pagine bianche, di carta da acquerello, piegata su stessa più volte a costituire un libretto artigianale. Uno schizzo, così come una nota scritta – fatto di getto – può essere una buona partenza per un nuovo lavoro o per quando, dopo qualche tempo, in cerca di spunti, torneremo a guardarlo.
Circondati da tanta bellezza su cosa mi farò attenta, a cosa dedicherò il mio tempo? Entriamo nella parte più antica dell’orto chiamata “hortus conclusus” perché circondata da una cinta muraria, a cui si accede da quattro porte: non è primavera eppure all’interno la vegetazione è così ricca e varia da metterci in imbarazzo, quasi in soggezione. Da dove comincio?
Non chiederti che cosa sarai in grado di fare ma che cosa desideri fare e poi comincia a lavorarci! Disegnare e dipingere sono innanzitutto esperienza dello sguardo: osservo, scelgo, escludo, comprendo. In Hortus … veritas: quando alla fine della mattinata ci incontriamo per confrontarci, valutare e decidere che direzione dare ai nostri “work in progess” è chiaro che la varietà delle forme ci ha colpito e ci ha suggerito di disegnare con più attenzione al dettaglio. Ci è chiaro anche che, questa volta, stiamo utilizzando l’acquerello a supporto del disegno per valorizzarlo e non per coprirlo. Una tecnica che richiede molto esercizio e appassiona.